10 Gennaio 2015

Rivoluzione per i Vigili Urbani, proposto il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli

“Il nuovo Statuto della Città Metropolitana di Napoli deve prestare la giusta attenzione ai temi della sicurezza urbana, al contrasto alla illegalità ed alla tutela dell’ambiente. Con questo convincimento il gruppo consiliare di NCD-UDC-Area Popolare presenterà la proposta di inserire nello Statuto l’istituzione del Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli”.
Lo annuncia in una nota il capogruppo Marco Mansueto che anticipa alcuni degli elementi innovativi della proposta, elaborata di concerto con il consigliere comunale di Napoli Andrea Santoro anche sulla scorta della sua esperienza tecnico-professionale maturata nel campo della sicurezza urbana.
“La nostra idea -spiega Mansueto- è di evitare sovrastrutture inutili o dispendiose duplicazioni, piuttosto vogliamo valorizzare l’esistente, ovvero i corpi già operativi di Polizia Municipale di ogni singolo Comune e quello della Polizia Provinciale. Sarà il loro insieme, opportunamente coordinato da una cabina di regia, a costituire il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana. La stessa cabina di regia sarà costituita da un coordinamento dei Comandanti già esistenti, con un meccanismo che premierà l’anzianità di servizio e la rappresentatività demografica dei Comuni di provenienza ma anche la possibilità di autodeterminazione degli stessi Comandanti.
“Si tratta di una piccola rivoluzione, a costo zero per la Città Metropolitana, che siamo certi verrà guardata con grande attenzione in tutta Italia. Saremo i primi a dare corso ad una nuova visione dei Vigili Urbani, estendendo il loro raggio di azione a ben oltre i confini comunali in cui sono stati relegati fino ad ora da una arcaica legge risalente ormai ai lontani anni ’80. Valorizzeremo il loro ruolo, la loro competenza, l’esperienza maturata. A tutela della sicurezza urbana, del contrasto ad ogni forma di illegalità ed alla tutela dell’ambiente.”
“Una volta approvato lo Statuto -conclude Mansueto- con all’interno gli articoli da noi proposti sulla Polizia Locale, siamo certi che Napoli diventerà l’esempio da seguire in tutta Italia.”

Si riportano alcuni passaggi chiave della proposta, il testo completo verrà fornito appena depositato ufficialmente in Commissione Statuto:

“È istituito il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli ai fini del perseguimento delle politiche per la sicurezza urbana, delle politiche per la tutela dell’ambiente con particolare riferimento al contrasto allo sversamento e smaltimento illecito di rifiuti nonchè al loro incendio doloso con conseguenti roghi tossici, delle politiche per la tutela del patrimonio pubblico e dei beni comuni, delle politiche per il rispetto delle norme nazionali e locali con particolare riferimento al Codice della Strada ed alle Ordinanze Comunali e Metropolitane, delle politiche per il rispetto delle norme commerciali con particolare attenzione al contrasto dell’immissione sul mercato di prodotti che -privi di necessari controlli- possano nuocere alla salute dei cittadini”.
(…)
“Il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli è composto dall’insieme dei componenti del Corpo della Polizia Provinciale di Napoli e dei componenti dei Corpi di Polizia Municipale dei singoli Comuni della Città Metropolitana. I singoli Comandi, sia esso quello Provinciale che quelli Municipali, mantengono la propria autonomia organizzativa e funzionale nell’ambito dei territori di appartenenza”.
(…)
ha il compito di favorire iniziative di sinergia tra i Comandi territoriali che compongono il Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli e di dirigere le operazioni congiunte promosse su ambiti che investano più Comuni.
(…)
“Per ognuno degli appartenenti al Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Napoli si intendono estese su tutto il territorio della Città Metropolitana di Napoli le qualifiche di polizia giudiziaria, di polizia stradale e di pubblica sicurezza se già in possesso nel territorio pertinente il proprio Comando”. (…)

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