8 Ottobre 2025

Napoli, choc in una scuola privata: “Non possiamo accogliere suo figlio, è disabile” – La denuncia degli avvocati Angelo Pisani e Sergio Pisani 

Redazione 

Napoli – Un episodio sconvolgente di discriminazione ai danni di un bambino con disabilità scuote il quartiere Vomero. Presso la sede napoletana dell’istituto linguistico, sarebbe stato negato il rinnovo dell’iscrizione a un minore, con la motivazione che la scuola “non sarebbe in grado di gestirlo in aula”.

A denunciare pubblicamente l’accaduto sono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani (nella foto), nell’interesse della famiglia del bambino, da anni iscritta ai corsi della scuola.

“Si tratta di un comportamento gravissimo, contrario ai più elementari principi di civiltà e alle norme sull’inclusione scolastica – dichiarano i legali –.

Dopo tre anni di regolare frequenza, durante i quali il bambino ha sempre partecipato con serenità e profitto alle lezioni, sentirsi dire che la scuola non è in grado di accoglierlo solo perché disabile è una violenza morale e un atto discriminatorio inaccettabile nel 2025.”

Nonostante la famiglia avesse offerto a proprie spese la presenza di un educatore di supporto, la direzione della scuola avrebbe rifiutato anche tale proposta, senza alcuna motivazione logica o organizzativa, aggravando la lesione della dignità del minore e dei suoi familiari.

Per questo, gli avvocati Pisani hanno inviato una formale diffida all’istituto, chiedendo scuse pubbliche, e l’adozione di misure concrete di formazione e revisione interna per evitare che episodi simili si ripetano.

La vicenda è stata segnalata al Ministero dell’Istruzione e del Merito, all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e al Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, affinché vengano effettuate le opportune verifiche.

“L’inclusione non è un favore, ma un dovere morale e giuridico – sottolineano i legali Angelo e Sergio Pisani  –.Un istituto che si presenta come educativo non può chiudere le porte a un bambino solo perché ha una disabilità. È una pagina buia per Napoli e per la scuola privata italiana.”

Non ci sono commenti.