Redazione

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La Campania si conferma protagonista sul fronte delle politiche abitative per studenti universitari. Con 10.256 posti letto candidati, la regione ottiene il primato nazionale, superando realtà tradizionalmente più attrezzate come Lombardia e Lazio. A trainare il risultato è Napoli, che da sola raccoglie 7.694 posti letto, consolidando il proprio ruolo di cuore pulsante di una domanda che per anni è rimasta inascoltata.
L’intervento rientra nel quadro delle misure di sostegno finanziati con fondi nazionali e comunitari, volte a colmare lo storico divario tra il fabbisogno reale e l’offerta di alloggi universitari. Un tema cruciale, soprattutto in un contesto come quello partenopeo, dove la presenza di numerosi poli accademici, pubblici e privati, ha reso la ricerca di un’abitazione accessibile una sfida costante per migliaia di studenti fuori sede.
La consegna degli alloggi è fissata per giugno 2026. Tuttavia, dalla cabina di regia di Palazzo Chigi sta valutando la possibilità di concedere più tempo ai progetti più complessi e di maggiore dimensione, per consentire il completamento dei lavori senza compromettere la qualità delle strutture.
Il traguardo rappresenta un passo avanti significativo non solo in termini quantitativi, ma anche come segnale politico: il riconoscimento di un’urgenza sociale che per troppo tempo è stata marginalizzata. Per Napoli e per l’intera Campania, l’arrivo di nuove residenze universitarie segna l’avvio di una stagione che potrebbe cambiare radicalmente il volto della città universitaria e migliorare l’attrattività complessiva del territorio.
Housing universitario | Ministero dell’Università e della Ricerca

