30 Dicembre 2015

Napoli: capitale della danza

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Il Centro Regionale della Danza Lyceum di Napoli diretto da Mara Fusco e Marcello di Vincenzo ha proposto il 23 dicembre al Teatro Mediterraneo della Mostra D’Oltremare il tradizionale appuntamento natalizio con la danza di qualità. Grandissima la partecipazione del pubblico. Lunghi applausi hanno siglato i vari momenti dello spettacolo del quale sono state protagoniste le giovani promesse del panorama artistico italiano e non solo, che hanno dato vita ad uno spettacolo nel quale hanno trovato espressione i diversi linguaggi dell’arte della danza spaziando dal classico accademico curato dalla stessa Mara Fusco alla modern dance di Ferdinando Arenella, con interventi dedicati al flamenco di Raffaella Caianiello e all’hip hop di Max Balestra.

Una molteplicità di stili e aspetti formativi che indirizzano i futuri protagonisti del mondo della danza, verso l’aspetto centrale fondato sulla unicità dell’arte della danza nelle sue molteplici espressioni, bagaglio che un vero professionista deve saper gestire con piena consapevolezza per poter accedere al mondo dello spettacolo che, oggi più che mai, richiede un’ampiezza di conoscenze ed una professionale gestione dei linguaggi coreutici. Una novità nella impostazione didattica e tecnica, che pone il Centro napoletano tra i più quotati in Europa. L’appuntamento ha rappresentato un piacevole momento di incontro, di scambio augurale nella gioia di questa arte sublime, linguaggio universale che travalica confini geografici, sociali, spirituali ed emotivi esprimendo, attraverso il simbolismo della corporeità, un tutt’uno di pura bellezza.

Nel corso dello spettacolo, a tre ospiti d’onore, sono stati attribuiti premi alla carriera. In particolare, a Susanna Sastro che dopo una carriera prestigiosa come ballerina, ha lasciato il Ballet Lausanne di Maurice Bejart nel quale era prima ballerina per dedicarsi all’insegnamento, a Francesco Nappa che, giovanissimo, è entrato a far parte del Ballet de Montecarlo assumendo in breve ruoli primari, per passare al Balletto Reale Danese ed alla Compagnia di Jiri Kijlian del quale è diventato assistente ed uno dei pochissimi autorizzati a riproporne le coreografie firmando, tra gli altri, lavori per il Teatro di San Carlo, il teatro Comunale di Firenze, l’Opera di Roma.

Di particolare interesse il premio attribuito a Giovanna di Vincenzo, che ha proposto alcune sue interpretazioni ottenendo grandissimo successo e lunghi applausi. Ballerina di forte tecnica sia classica che contemporanea, ha, durante un periodo di permanenza a Londra, scoperto il fascino e l’eleganza del tango argentino il cui studio, iniziato a Napoli, l’ha portata a fare parte della Compagnia Arte Latino con la quale ha partecipato al Festival di Edimburgo. La sua scelta di vita artistica l’ha spinta quindi ad approfondire lo studio del tango da scena a Buenos Aires insieme con maestri di fama mondiale quali, Lorena Ermocida ed Osvaldo Zotto, del quale è stata assistente, Miguel Angel Zotto, Alessandra Mantignan, Mora Godoi. Trasferitasi a Buenos Aires ha partecipato, in ruoli primari alle stagioni artistiche della Compagnia Madero Tango, Tango Porteño e con la Compagnia di Mora Godoi, con la quale ha effettuato numerose tournée tra cui la più recente in Francia al Theatre des Champs Elisées di Parigi riscuotendo un grande successo personale sia di pubblico che di critica. Attualmente si trova in Italia con il suo partner Sergio Martin Almiron con il quale, proprio partendo da Napoli, inizierà un lungo tour europeo che li vedrà protagonisti non solo in Italia, dove si esibiranno tra le altre città a Milano, Roma, Trieste, Torino, Palermo, Parma, Montecatini, ma anche in Inghilterra, Francia, Grecia e Turchia.

di Luciano Colella

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