Santa Chiara Boutique Hotel, l’eccellenza dell’accoglienza partenopea

Mai come in questa fase storica Napoli vive un boom turistico  mai visto prima, basti pensare agli ultimi dati registrati per l’estate targata 2017 . Da Giugno ad Agosto gli alberghi hanno registrato l’80% di occupazione delle stanze  praticamente un sold out che rappresenta una grande vittoria per la città. Ed i turisti risultano essere sempre più esigenti per una città che ormai rappresenta una meta amata incondizionatamente da stranieri e non solo. Tra le tante richieste diventa sempre più preponderante la voglia di accontentare anche i target turistico riguardante degli Ebrei osservanti. Non sfuggirà quindi la necessità di attenersi alle linea guida del kosher: l’insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli Ebrei osservanti. Per tale motivo anche le strutture ricettive che vogliono accogliere e coccolare i loro clienti offrendo un servizio ineccepibile dovranno intraprendere la strada della certificazione kosher per la propria azienda. Come  ci spiega Giuseppe Autorino del il Santa Chiara Boutique Hotel. “La nostra elegante struttura nasce nel pieno centro storico di Napoli, esattamente lungo la popolare Spaccanapoli, punto d’incontro degli itinerari turistici più apprezzati del mondo. Situato al piano nobile di Palazzo Tufarelli, dimora storica del XVII secolo e rappresenta un elogio all’ accoglienza partenopea. Da qui anche l’appellativo Boutique”. “Ho richiesto la certificazione la kosher per una intuizione e per uno studio di mercato. Gli ebrei non provengono solo da Israele. Ebrei ortodossi sono anche gli  Americani, primo target di turisti a Napoli, e  i Russi.  Poi l’aeroporto di Napoli diventa sempre più internazionale, si intensificano i voli da Tel Aviv e Israele e noi oltre a dare un servizio quattro stelle siamo in grado di soddisfare anche le loro esigenze alimentari”. Napoli continua a confermarsi eccellenza turistica nazionale e il turismo, grazie anche a queste esperienze, rappresenta la leva su cui investire per l’economia nostrana.