2 Dicembre 2015

Campania, aumenta la raccolta differenziata

Lieve incremento della produzione di rifiuti urbani in Italia, ma al Sud prosegue il trend di decrescita

Fabio Corsaro
Sono informazioni importanti quelle che emergono dal “Rapporto Rifiuti Urbani 2015” pubblicato dall’ISPRA, il quale fornisce i dati, aggiornati al- l’anno 2014, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale.
PRODUZIONE – Lo scorso anno, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si è attestata a circa 29,7 milioni di tonnellate, facendo rilevare una crescita dello 0,3%. Questa percentuale in aumento è dovuta all’incremento di produzione dei rifiuti al Nord (+1,4%), mentre al Centro e al Sud prosegue il trend di decrescita, con riduzioni rispettivamente pari allo 0,3% (-20 mila tonnellate) e allo 0,9% (-85 mila tonnellate).
In Campania, invece, si registra una leggera crescita di 15.041,05 tonnellate rispetto al 2013. In valore assoluto, il quantitativo di RU prodotti nel 2014 è pari a 13,8 milioni di ton- nellate al Nord, 6,6 milioni di tonnellate al Centro e 9,3 milioni di tonnellate al Sud.
RACCOLTA DIFFERENZIATA – Dati ancor più importanti ed incoraggianti sono quelli relativi alle percentuali raggiunte in Italia dalla raccolta differenziata, la quale si attesta al 45,2% su scala nazionale, nonché 3 punti in più rispetto al 42,3% del 2013. Con 6 anni di ritardo viene, pertanto, conseguito l’obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 (45%). La crescita del tasso di raccolta al Sud procede ancora farraginosamente, tanto che nel Mezzogiorno ci sono regioni, quali Calabria e Sicilia, al di sotto del 20%, e, come Puglia, Basilicata e Molise con una percentuale compresa tra i 20 e i 30 punti. La Campania, in controtendenza con quanto si verifica nel Meridione, ha fatto registrare un ulteriore incremento del tasso di raccolta, pari al 47,6% (44% nel 2013), avvicinandosi a quelle che sono le medie del Settentrione che sforano, in certi casi anche ampiamente, il muro del 50%.
Su scala provinciale, Benevento si conferma ad altissimi livelli, tanto da raggiungere il 68,9% di raccolta; seguono Salerno col 57,4%, Avellino con 57,1%, Caserta con 49,1% e chiude Napoli col 41,9%.
GESTIONE DEI RIFIUTI – La percentuale di rifiuti urbani sottoposti a trattamento meccanico biologico, utile per rendere più efficiente il processo di combustione, prima dello smaltimento in discarica passa dal 58% del 2013 al 70% del 2014%. Al Nord si osserva una riduzione dello smaltimento in discarica pari al 6% e al Centro del 27%, mentre al Sud si rileva incremento del 12%. Laddove esiste un ciclo integrato dei rifiuti grazie ad un parco impiantistico sviluppato, viene ridotto significativamente l’utilizzo della discarica, mentre vi sono regioni in cui il quadro impiantistico è carente o del tutto inadeguato; è il caso della Sicilia, dove i rifiuti urbani smaltiti in discarica rappresentano ancora l’84% del totale dei rifiuti prodotti, ma anche di Lazio, Campania e Calabria che destinano consistenti quote di rifiuti ad impianti situati in altre regioni.

Comunicato stampa ARPA Campania – Pubblicato sul Quindicinale di Informazione Ambientale Online – 30 Novembre 2015 – Anno XI N.22

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