E venne l’alba del sentirsi donna
sicura che quel brivido non inganna
il sentimento che da tempo in lei cresce
cercando una storia che non ferisce,
così affida al suo giovane impulso
ogni emozione per quel ragazzo,
senza capire se fosse vero o pazzo,
pronta ad aprirsi all’ignoto cuore
di quello che sarà il suo primo amore.
Poi il cuore intuisce il vero volto
di chi si cela dietro una mente malata
sapendo celare un disagio strano
con tante parole spese invano
mentre covava la fine premeditata,
distruggendo quel magico sogno
senza pietà e senza pentimento
da vigliacco e da ignobile tradimento,
ritenendosi padrone più che compagno
di quel corpo ma non del suo amore.
L’amore non è possesso, ma rispetto
perché la donna cerca solo affetto
in questo mondo dai sentimenti impuri
dove gelosia e violenza porta a fine sicura.
Sognar voleva quel giovane cuore
in compagnia del grande amore,
ignara che in quel brivido la vile sorte
non la preparava che alla morte.
L’amore è un dono sacro e pregiato
che chiede di essere coltivato e curato,
e mai essere ricordato per scelte folli
che rimarranno scritte solo su fogli
per riempire pagine di cronaca nera
nel dolore di chi ti aspettava in preghiera.
A nulla servirà la pena severa
per chi con il vile gesto finirà in galera,
fuori resterà il vuoto di una famiglia
che nel dolore non avrà più una figlia.
Ora di te resta l’ombra regina
di un amore cercato fin da bambina,
una foto di quel sincero sorriso
che irradiava di luce quel tuo viso
e mai sentimento potrà ridarti vita,
ora che proprio l’amore ti ha tradito!
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne il Presidente dell’A.N.M.I. della sezione di Castellabate, Francesco Schiavo, pone nero su bianco i suoi pensieri sulla figura della donna oggi. Proprio la recente morte di Giulia Cecchettin per mano del suo compagno lo ha guidato nella composizione di versi recitati durante l’iniziativa Una Cima Rossa per fermare la violenza sulle donne organizzata dalla Lega Navale di Castellabate e patrocinata dal Comune di Castellabate lo scorso sabato. Momento di confronto e dibattito in cui è stata ribadita l’importanza dell’educazione alla non violenza, del rispetto della figura femminile e della libertà individuale. Una lotta quotidiana alla violenza attraverso piccoli gesti che con l’educazione affettiva, la riscoperta di valori sani e il rispetto delle regole, portata avanti dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa, da tutte le istituzioni porti i giovani ad instaurare rapporti e relazioni sane. Parole toccanti, struggenti rivelatrici di una cruda realtà afflitta da relazioni tossiche e dal poco rispetto verso la donna. La rieducazione ai sentimenti è la modalità Un sentito appello affinché gli uomini continuino a rispettare l’amore, dono sacro e pregiato che chiede solo di essere curato e coltivato, e la donna nella sua totale libertà.