13 Febbraio 2015

Le nuove norme sull’etichettatura delle carni

In seguito ai recenti scandali alimentari, tra cui la sostituzione fraudolenta di carni bovine con carne di cavallo, hanno dimostrato che i consumatori richiedono regole più severe in materia di tracciabilità e di informazione che consentirebbero alle autorità di condurre indagini più efficaci sui casi di frode alimentare.

L’11 febbraio è stata approvata dal dal Parlamento Europeo, la risoluzione che sollecita la Commissione a dare seguito alle proposte legislative del 2013 che renderanno obbligatoria l’indicazione del paese di origine delle carni utilizzate nei prodotti alimentari trasformati.

Dal 30 al 50 % delle carni macellate sono trasformate in ingredienti a base di carne per alimenti, principalmente carne macinata, preparati di carne e prodotti a base di carne.

Le carni utilizzate come ingrediente nei prodotti alimentari trasformati dovrebbero prevedere l’indicazione del paese di origine sulle etichette, come avviene già per le carni bovine fresche.

La risoluzione sottolinea che, con riferimento alle carni utilizzate come ingrediente di alimenti trasformati, è importante considerare anche la carne equina, oltre alle carni bovine, ovine, caprine e di pollame, dal momento che essa rappresenta una percentuale considerevole delle carni utilizzate nei prodotti alimentari trasformati.

Il presidente della commissione per l’ambiente e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo, Giovanni La Via, dichiara: “L’intervento legislativo dovrà tener conto della trasparenza e della leggibilità delle informazioni per i consumatori pur consentendo allo stesso tempo alle imprese europee di operare in modo economicamente redditizio”.

di Mosè Alise

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