È stato stabilito di estendere l’accesso gratuito ad alcuni dei luoghi di cultura che rendono Napoli un calderone di bellezze eterogenee e sopraffine anche a oggi Domenica 19 novembre 2017. In particolare, è stato possibile godere gratuitamente di siti di fondamentale importanza storica e turistica come Castel dell’Ovo, Maschio Angioino, Pan e la Crypta Neapolitana con il Parco Vergiliano, insieme a un lungo elenco di chiese monumentali che potranno essere visitate a tutte le ore escluse quelle dedicate alla celebrazione delle funzioni religiose.
Castel dell’Ovo, il più antico castello della città di Napoli, si staglia sull’isolotto di tufo di Megaride, collegato tramite un ponte al Lungomare. Il suo nome è associato a una leggenda secondo cui il poeta Virgilio avrebbe nascosto un uovo all’interno del castello, la cui rottura avrebbe prodotto il collasso del castello nonché alcune calamità naturali. Il suo aspetto è stato modificato nel corso dei secoli da vari eventi e danneggiamenti. Particolarmente apprezzabili risultano essere i romitori, la Torre normanna, la Torre Maestra, la Sala delle Prigioni, insieme al panorama mozzafiato della città di Napoli, polo del fascino indiscusso esercitato dal castello.
Castel Nuovo o Maschio Angioino, situato a Piazza Municipio e sede della Società napoletana di storia patria e dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, fu costruito da Carlo I d’Angiò quando trasferì la capitale da Palermo a Napoli nel 1266. Divenne residenza reale dei sovrani Angioini e fu denominato Castrum Novum per distinguerlo dai tre castelli preesistenti. Gli Aragonesi lo resero una raffinata corte reale attraverso un’opera di restauro che produsse, tra tante altre novità, il marmoreo Arco trionfale. L’ascesa dei Borbone, che spostarono la reggia altrove, trasformò il Maschio Angioino in mero simbolo della storia e della potenza di Napoli. Si consiglia la visita della prigione dei Baroni, della Cappella Palatina e della Sala dei baroni.
La Crypta Neapolitana, galleria scavata nella collina di Posillipo, sarebbe stata realizzata da Virgilio in una sola notte secondo la tradizione. In realtà il progetto è riconducibile a Marco Vipsanio Agrippa che la commissionò nel 1° secolo all’interno di una rete di infrastrutture militari al fine di connettere Napoli a Pozzuoli. L’ingresso è collocato nel parco Vergiliano a Piedigrotta, dove sono ubicate le tombe di Virgilio e di Leopardi. Ammiratissima da Strabone, è un capolavoro ingegneristico carico di simbolismi (è stata interpretata, per esempio, come emblema del passaggio dalla vita alla morte) che continua a stupire per il mistero e il contenuto storico che la caratterizzano.
Non è necessario puntualizzare che l’elenco di mete culturali che fanno risplendere Napoli a livello internazionale non si arresta di certo qui. Abbiamo solo spizzicato i suoi sapori eternamente nuovi, la sua pasta ricchissima e accattivante. I tesori partenopei da omaggiare sono innegabilmente molto più numerosi, e l’iniziativa delle visite gratuite riservate non esclusivamente alla prima domenica del mese realizza un’importante promozione del sapere locale, ampliando le occasioni di arricchimento culturale.