Nei due fine settimana del mese di settembre si è svolto il Festival dell’Oriente a Napoli per poi spostarsi a Padova dal 4 al 8 e dal 11 al 13 dicembre.
La maggior affluenza di pubblico si è registrata durante il secondo appuntamento grazie al passaparola della settimana precedente dove si sono svolte svariate manifestazioni tra cui spettacoli, workshop, massaggi e conferenze.
Una delle pecche è stata la cattiva gestione del sito internet e del foglio orientativo che è stato confusionario e molto evasivo nello spiegare la manifestazione e gli orari.
Scarsa organizzazione dell’ufficio stampa che non ha risposto agli accrediti né tanto meno ha accettato giornalisti con tesserino facendoli pagare il costo dell’ingresso e senza fornire cartelle stampa necessarie per l’espletamento del lavoro.
Disorganizzazione anche il primo giorno dove nonostante fosse orario di apertura non erano ancora pronti i tavoli per l’esposizione e i membri dello staff sono stati costretti a fare il giro della mostra per poter accedere agli stand. Inoltre la sala conferenze essendo separata da tutto il resto della fiera ha contribuito alla non partecipazione del pubblico.
Tra i ristoranti: Tailandese, Indiano, Cinese, Mongolo, Tibetano, Nepalese, Sri Lankese e infine Giapponese Sushi gogo. Quest’ultimo però è stato fuorviante per l’ordinazione ingannevole degli spiedini di gelato che in realtà erano Dango quindi non un gelato ma un dolce giapponese gommoso, per il resto, tutto veramente squisito.
Note positive sono state l’orario continuativo fino a mezzanotte e mezza e quasi gli stessi spettacoli, oltre 400, che si alternavano tra un palco e l’altro facendo in modo che chi non era presente a un esibizione poteva poi vederla successivamente.
Evento veramente partecipativo è stato l’holi festival , una festa legata alla religione induista che con i colori celebra l’amore, la vittoria del bene sul male, l’incontro tra i popoli del mondo dimenticando la tristezza, i dolori e le amarezze.
Tra gli ospiti:
L’artista Alessandro Ripepi con i suoi origami:
Quale piega vuoi dare ai tuoi eventi? Il progetto Origami Oh dopo due anni presenta grandi risultati e ha un nuovo motto: soluzioni a portata di mano nel quale la gente parla di problemi e noi parliamo di soluzioni. Il Festival dell’Oriente è stata un’ occasione anche umanitaria, infatti grazie alle offerte libere riuscirò l’11 novembre World Origami Day a regalare origami in due quartieri di Napoli: Rione Sanità e Quartieri Spagnoli, ottenendo così un sorriso dai bambini.
Tra gli espositori di rilievo la presenza di Stoppini, un negozio presente a Brescia dal 1915, specializzato in artigianato italiano e da dieci anni anche in quello giapponese specialmente in Kokeshi.
la kokeshi è una piccola bambola di legno che dona un messaggio e un emozione. Un artigianato artistico dove ogni kokeshi trasmette serenità, pace o benessere a seconda della sua forma e colore. Ne abbiamo circa 80 modelli, sembrano pochi ma in realtà siamo veramente orgogliosi di questo numero perché sono veramente pezzi rari.
Il festival dell’Oriente fa scoprire l’antico e il moderno oriente, apre la mente a altri modi di pensare, fa assaggiare nuovi sapori e affascina con i suoi costumi unendo il tutto in un unico scenario, ovvero quello dell’arte.