22 Novembre 2023

“Ho visto Chicca volare” – Presentato il libro di Angelo Pisani sui crimini di Caivano

Nella giornata mondiale dei diritti dei bambini e di tutela dell’adolescenza, tra gli studenti nell’auditorium del polo liceale “Salvatore Di Giacomo” a San Sebastiano al Vesuvio, si è inaugurata la stagione 2023/24 del Caffè letterario con la presentazione e lettura dal libro-memoria sui crimini di Caivano.
Appuntamento ormai consueto, organizzato dalle professoresse Marilù Cuppone e Marina Faustoferri. Ospite della mattinata l’avvocato Angelo Pisani che, in questa giornata dedicata ai diritti dell’infanzia, ha portato la sua testimonianza presentando il libro “Ho visto Chicca volare”, in cui si documenta la terribile storia degli abusi perpetrati a danno di bambini nel Parco Verde di Caivano.


Dinanzi ad un pubblico di giovani attenti e commossi, insieme alla direttrice scolastica, professoressa Fabrizia Landolfi, si sono alternati ai microfoni del “Caffè” diversi ospiti: anche il preside  dell’IC Parco Verde, dott. Bartolomeo Perna accompagnato dalla maestra Pina Pascarella, protagonista del libro di Pisani in quanto è la persona che per prima ha denunciato gli orrori che venivano portati avanti tra le mura dei palazzoni del Parco Verde. Inoltre la giornalista del Mattino Maria Chiara Aulisio, che fu la prima la scorsa estate a denunciare nuovi gravi fatti che vedevano coinvolte ragazzine di Caivano, il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Giuseppe Panico, presenza costante in ogni attività culturale promossa sul territorio.


La mattinata è trascorsa tra i commenti, le letture e le domande dei ragazzi rivolte all’avvocato Pisani e agli altri ospiti. Ne è scaturito un dibattito estremamente coinvolgente, concluso con la riflessione stimolata dalla dottoressa Aulisio, che esortava i giovani a non abbandonarsi all’indifferenza e a condannare l’omertà. Se “ognuno fa la sua parte” le cose possono migliorare. La mattinata si è conclusa con le parole dell’avvocato Pisani: “se non si rinuncia all’opportunità, di qualsiasi tipo – dall’esigenza di rispondere all’opinione pubblica con i numeri o la sentenza esemplare, così come alle vetrine che una tragedia conferisce di ufficio – continueremo a guardare il dito e non la luna. Vale a dire ai dettagli del problema e non al suo nucleo. E chi ne farà le spese saranno ancora loro, i bimbi, i giovani, gli indifesi” , mentre le istituzioni e la giustizia devono essere complici del bene e dei valori, sempre vicine alle vittime. 

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